lunedì 18 giugno 2012

Una montagna per albergo


Eccomi ritornata a parlarvi, questa volta, di un particolarissimo hotel che si trova in Cile.
Questa struttura si trova nelle Ande della Patagonia, all’interno di una riserva privata chiamata Huilo - Huilo. 
Se amate la natura, questo posto fa per voi! 
Un hotel immerso nella foresta, che sembra un vulcano più che una montagna,da cui sgorga perenne un’acqua limpida. 
L’accesso all'albergo è consentito a terra da un  ponticello, mentre esiste una seconda entrata a cui si accede solo da un ponte sospeso.
L'arredamento all'interno è molto stile baia, con una atmosfera rilassante, calda e soffusa.
Di sicuro rappresenta un modo davvero diverso di svolgere una  vacanza!







In questa riserva ci sono altre strutture: un villaggio di capanne sugli alberi, un campeggio, una casa di legno, un hotel con spa, tutto rigorosamente immerso nel verde!

Le immagini seguenti riguardano hotel baobab & SPA:







venerdì 4 maggio 2012

Alex Turco


Oggi vi scrivo per parlarvi di un artista, di un creativo, o meglio di un Art-designer: Alex Turco.
Le sue meravigliose creazioni hanno attirato la mia attenzione: pannelli realizzati con tecniche innovative che si adattano a tutti gli ambienti, anche quelli più estremi, come ambienti esterni ( piscine ad esempio), o ambienti pubblici, come ristoranti o alberghi.
Alessandro Turco nasce ad Udine, in Italia, il 05 marzo 1979.
Figlio di un pittore/fotografo/grafico è fin da piccolo in contatto con l'arte e questo gli permette di migliorare fin dalla giovane età la sua sensibilità artistica e il suo gusto estetico.
Nel frattempo si appassiona alla fotografia e al computer. All'età di solo 9 anni vince numerosi premi e le sue fotografie andarono su numerosi giornali, inoltre cominciò a percorrere la strada della grafica multimediale diventato a tutti gli effetti un grafico.
Nel 2006 si trasferisce a Milano, dove prende avvio, nella patria della Moda e del Design, il suo primo progetto imprenditoriale: nasce la " AlexTurco New.Pics.Art", azienda che produce e commercializza le sue creazioni nel campo dell'arredo d'interni e dell'arte applicata.
Oggi i suoi prodotti sono apprezzati e venduti in tutto il mondo.
In cosa consiste la sua arte?
Come possiamo leggere nel suo sito ufficiale: i suoi pannelli, denominati WATERPROOF ART PANELS,
sono" realizzati su lastre di alluminio bifacciale accoppiato a polietilene, sui quali sono impressi a laser tramite colori UV i soggetti fotografici realizzati dall’art designer ALEX TURCO, ridipinti a mano tramite colori acrilici e pigmenti metallizzati ed infine ricoperti da colate e strati di particolari resine. Impermeabili al 100%, si posano facilmente ad ogni tipologia di parete tramite collanti universali".
ecco alcune foto:











Li trovo veramente meravigliosi...
Altri pannelli,denominati invece On Canvas Art Panels, sono realizzati "su tela, successivamente applicata a pannelli rigidi in legno laccato sui quali ALEX TURCO lavora con la particolare tecnica da lui sviluppata tramite l'ausilio di colore acrilico e resina, materiale questʼultimo in cui imprigiona svariati elementi naturali come cristalli, minerali semipreziosi, sabbie, cellophane, vetro e pigmenti metallici".
Ecco alcune foto:










"Si tratta di trasposizione dell'arte in luoghi dove non è mai entrata: in bagno, negli ambienti esterni, nelle piscine. Fare vivere all'arte una nuova destinazione, applicazione.." così Alex Turco spiega la sua arte nella trasmissione Sognando Italia trasmessa su rete 4 ( ogni giovedi a partire dalle 23 e 30).
Questo ragazzo ha molto talento, gli auguro di raggiungere tutti gli obbiettivi che si prefisserà.



martedì 20 marzo 2012

Giardini Verticali

Oggi vi scrivo per parlarvi di un modo ecologico di fare pubblicità e di "coprire" muri ciechi delle vostre case.
Andando a fare una passeggiata, qualche mese fa, nei pressi delle colonne di San Lorenzo a Milano, mi sono imbattuta in un cartellone pubblicitario molto particolare e anche esteticamente molto gradevole. Ecco di seguito una foto trovata sul Web:
Si tratta di un cartellone pubblicitario di un'auto elettrica. Fino a qua niente di sorprendente: infatti la cosa che salta all'occhio e che stupisce piacevolmente è il fatto che le scritte e la macchina stessa sono state ricavate dall'uso di diverse tipologie di piante che risaltano su un prato verde scuro. Non si tratta assolutamente di plastica, ma di piante vere!  Nella scritta ai piedi dell'opera vi è scritto :" Questa installazione non è solo un ornamento estetico, ma un nuovo elemento tecnico portatore di vantaggi sia per il micro-ambiente dell'edificio, sia per l'ambiente urbano circostante" .
Questo è un esempio dei cosiddetti "giardini verticali" che sono molto diffusi all'estero e che si stanno diffondendo anche qui in Italia.
Il “muro verde” utilizza energia elettrica per il suo impianto di irrigazione e per quello di illuminazione serale, grazie ad un impianto a pannelli fotovoltaici.
Giardini verticali che abbassano la temperatura e incrementano l’umidità nell’aria; depurano l’aria stessa tramite l’assorbimento dell’anidride carbonica e producono ossigeno, attenuando i rumori grazie all'assorbimento delle onde sonore. 

Il primo giardino verticale a Milano è stato realizzato nel 2008 proprio di fronte a quello sopra citato. Infatti, un muro cieco di una palazzina in corso ticinese, è stato coperto da piante e fiori. Inaugurato in occasione del festival Internazionale dell'ambiente, il "muro verde" è una iniziativa organizzata da Enel, patrocinato dal Comune di Milano. Sorge su una struttura alta 18 metri e profonda 60 centimetri, all'interno della quale vivono 180 piantine di specie diversa..
Un impianto fotovoltaico, che trasforma i raggi del sole in energia elettrica, provvede a illuminare il giardino e ad innaffiarlo tramite una pompa idraulica, senza emettere anidride carbonica nell'atmosfera. 
Non posso non citarvi il più grande giardino verticale d'Italia, realizzato a Rozzano ( provincia di Milano) nel centro commerciale Fiordaliso. Questo giardino copre una superficie di 1250 metri quadrati circa.



Quali sono i vantaggi? Le piantine contribuiscono al bilanciamento termico dell’edificioriparandolo dai raggi solari e diminuendo il consumo energetico, trattengono le polveri sottili, assorbono CO2 e riducono i rumori ambientali.
Insomma non sarebbe bello vedere, nelle nostre città, più giardini verticali? Questo rappresenterebbe un nuovo modo di investire nell'arredo urbano. Milano è piena di muri ciechi, molte volte coperti da graffiti o cartelloni pubblicitari non molto belli esteticamente.
Perché non coprirli di verde?



venerdì 9 marzo 2012

Sandra Foster, il Cottage vittoriano







Sandra Foster è una talentuosa donna che è capace di trasformare oggetti vecchi in qualcosa di completamente diverso e delizioso. Molto famoso è il suo blog (myshabbystreamsidestudio) dove vi sono postate foto e scritti che raccontano la sua passione nel trasformare oggetti vecchi e in disuso. Esemplare è la trasformazione di questo cottage, ubicato nelle montagne di Catskill a nord-est di New York city, che era usato come deposito di caccia. Il costo per sistemare e ristrutturare questa piccola casetta si aggira intorno ai 3.000 dollari.  Il bisogno di creare un suo spazio personale ha spinto Sandraad a ristrutturare questo cottage, come lei stessa afferma in una intervista concessa al blog  wonen-con-amore. 
Shabby-chic è lo stile utilizzato. La tecnica per realizzarlo è il decapè, una tecnica francese decorativa le cui origini risalgono all'epoca di Luigi XV, che viene utilizzata per dare un effetto di invecchiamento e usura al legnoQuesta tecnica di finitura lascia intravedere le venature del legno o il colore della vernice sottostante. Lo stile Shabby-Chic utilizza colori chiari, pastello e prevede l'uso di colori chiari in superficie e colori più scuri che affiorano dopo il trattamento di usura. ( per altre informazioni su questo stile andate ai seguenti siti: lavori in casa.it  e su virgilio donne e al blog dove vi è postata l'intervista sopra citata)













mercoledì 29 febbraio 2012

libri dipinti












Mike Stilkey, nato a Los Angeles il 1975, è sempre stato attirato dal dipingere e disegnare non solo sulla carta d'epoca, sulle copertine dei dischi o sulle pagine di libri, ma sugli stessi libri. La sua arte è molto originale, infatti non dipinge su semplici tele ma sui dorsi dei libri che vengono impilati uno sopra l'altro e tenuti fermi da chiodi.
Utilizzando un mix di inchiostro, matita colorata, vernice e lacche, Stilkey raffigura malinconici, fantastici e stravaganti personaggi che abitano spazi ambigui e irreali.













Un nuovo modo di vedere i libri che, oltre ad essere letti, possono anche ora essere dipinti.
   Personalmente ritengo che sia un ottimo modo di riciclare i libri destinati alla distruzione.        
   Perché buttarli se possono essere parte di un'opera d'arte?









Di seguito ho allegato un video trovato su youtube, che mostra l'artista al lavoro: